16 Maggio 2012
Ma quanto costa? Dove lo compro? 
A che punto sono le cantine italiane con la vendita online?
La vendita online di vino in Italia è apparentemente un'esclusiva di enoteche/wineshop, "reali" o "web based". Pochi, anzi pochissimi, i produttori che vendono direttamente al pubblico e agli appassionati che visitano i loro siti web.
Ma a cosa serve il sito web di una cantina?
Solo per guardare le foto dei vigneti e delle barrique o a leggere le analisi chimico-fisiche del vino?! Non credo.
Perché le aziende italiane vogliono farmi sapere tutto (o quasi) di un vino: l'affascinante e avventurosa storia del nonno dell'attuale proprietario che ha impiantato il vigneto, il giorno in cui sono germogliate le viti, il giorno esatto della vendemmia, il nome di chi ha pigiato le uve, la provenienza delle pregiate botti francesi, quando il vino è stato imbottigliato, quanto pesa la bottiglia o addirittura il cartone, persino il valore dell'estratto secco o la quantità di solforosa disciolta in esso (sebbene il consumatore non sappia cosa siano né uno né l'altro!). Leggendo le informazioni sui rispettivi siti web aziendali, non c'è quasi differenza tra un Barolo o un Teroldego Rotaliano...
Perché non mi dite se i vostri vini costano 5, 10 o 100 euro?
Non mi dite dove comprarlo. Oppure se indicate un distributore per la mia zona, non riportate né un sito internet né un indirizzo mail ma solo un numero telefonico (io sono pigro e timido, non lo chiamo). O magari fate riferimento esclusivamente al vostro rappresentante di zona che cura il canale Ho.re.ca. e non vende a privati. E non ha nessun cliente che compra il vino che vorrei.
Produttori, siete sicuri che non vendere online per "tutelare" i dettaglianti del canale tradizionale sia a vostro vantaggio?
Io no.
[photo: Logan wines | bottleyourbrand.com]